Storie di modelli Emilia Ilke
Con Pattern Stories vogliamo abbracciare uno specifico disegno di carta da parati e raccontare la storia che c'è dietro al disegno. Vogliamo mostrare l'artigianato che porta alla carta da parati finita. La chiamiamo arte svedese della carta da parati.
Abbiamo fatto una chiacchierata con l'artista contemporanea Emilia Ilke, designer della carta da parati Emilia Ilke.
Emilia Ilke è nata a Uppsala nel 1984 e si è trasferita a Stoccolma per seguire il suo sogno di diventare artista. Dopo gli studi, è rimasta nella capitale. Oggi lavora come artista e stilista freelance. Ha esposto le sue opere in prestigiose gallerie d'arte come Liljevalch's Spring Saloon, Lilla baren at Riche e POM Gallery.
La sua espressione è decollata in un piccolo vaso di vetro con "orecchie" firmato Carina Seth Andersson. Carina ed Emilia hanno esposto insieme nel 2015 ed Emilia si è innamorata della forma. L'ispirazione è sfociata nella tavola "First shape". È con questa forma che tutto è iniziato, da cui il nome "First shape". In studio, Emilia lavora sempre a dieci dipinti contemporaneamente; quando uno si asciuga, passa al successivo. Le opere si fondono insieme e formano un insieme più grande. L'artista trae grande ispirazione dall'arredamento, dalla fotografia e dalla moda.
Intervista con Emilia Ilke
Come vivete lei e la sua famiglia?
Il mio compagno e i nostri due figli vivono in una scuola in mattoni rossi del 1952 a Hägerstensåsen, a sud di Södermalm a Stoccolma.
È stato amore a prima vista?
Sì, lo è stato! Era in vendita dal broker a un prezzo bassissimo e io ero completamente ossessionata. Ho dovuto implorare per avere un'anteprima per sei mesi. L'affare divenne molto più costoso del previsto. Ho persino fatto un'offerta più alta di nascosto dal mio partner.
Da dove nasce il suo interesse per l'arte?
In realtà non ci ho mai pensato. Mi è sembrato così ovvio! Ma probabilmente è iniziato come un modo per esprimermi durante l'adolescenza. Sono anche cresciuta con un vicino di casa che mi ispirava moltissimo e che aveva una grande collezione d'arte che spesso ammiravo da bambina.
È importante seguire le tendenze?
Le tendenze mi ispirano, ma io sono piuttosto intransigente. Le vedo come un modo per ampliare la mia tavolozza di colori. Ma non cerco mai di creare arte di tendenza. Voglio creare opere che durino nel tempo e che siano amate per centinaia di anni. Come artista, di solito si raggiunge l'apice dopo la morte, il che è probabilmente l'unico svantaggio di questa professione.
Ha un colore preferito?
Nel privato, il nero è il mio colore preferito. Nell'arte, no! Come ogni artista, trovo difficile lavorare con il verde.
Cosa sta sognando in questo momento?
Sogno una grande mostra a sé stante, una collaborazione con un marchio di moda specifico e una casa con un proprio pontile per fare il bagno in mare.
Tre consigli veloci per gli interni?
Fate acquisti nei mercatini delle pulci / vintage / aste! Investite in arte vera, visitate le gallerie e le mostre finali delle scuole d'arte.